Impresa di Marco Gaggi a Most: il primo podio mondiale arriva sotto la pioggia

Inseguito fortemente dal 2020 e conquistato con tanto coraggio, ma anche con estrema lucidità e dimostrando notevole padronanza della moto. Si è concretizzato così il primo podio nella categoria Supersport 300 del Mondiale Superbike per Marco Gaggi, il diciannovenne pilota fanese capace di completare con uno straordinario secondo posto la prima delle due corse a punti del GP di Most in Repubblica Ceca. In sella alla sua Yamaha R3 della BrCorse di Arcore (MB) aveva aperto col tredicesimo tempo in Superpole il quinto weekend di questa edizione 2003 del campionato del Mondo delle derivate, la quarta stagione iridata per lui. E’ stato però poi grande protagonista di gara 1, che per le condizioni meteo in cui si è disputata e per i colpi di scena riservati ha entusiasmato il numeroso pubblico presente sulle tribune e sulle collinette dell’autodromo ceco e quanti erano collegati su Sky Sport MotoGP. <Siamo partiti con qualche goccia, poi la pioggia si è intensificata e sono cominciate le prime scivolate – racconta lo stesso Marco Gaggi, testimonial di Comune di Fano ed Amici Senza Frontiere e sostenitore di Fondazione Maruzza Cure Palliative Pediatriche ed Associazione Fibromialgia Italia AFI ODV – Così c’è chi ha deciso di rientrare al box per montare le gomme rain, mentre io senza tante esitazioni ho scelto di continuare con la slick. Nella mia testa ho fatto un rapido ragionamento, concludendo che sarebbe stato più il tempo perso per il cambio che il guadagno in performance coi pneumatici da bagnato. Chiaramente non era affatto facile, perché sarebbe bastato anche un piccolo errore per ritrovarsi a terra. Non mi sono reso conto subito comunque di essere là davanti, finché a 6 giri dal termine mi hanno indicato che ero in P2 con un margine non quantificato su chi mi stava dietro. Ad un certo momento però, con l’acqua che stava aumentando parecchio, pensavo mi riprendessero, invece sono riuscito a tenere la posizione rimanendo sempre concentrato dopo aver anche realizzato nel corso dell’ultimo giro che il gap dal tedesco Lehmann non era ricucibile. Inutile dire che è stata una gioia immensa, che voglio condividere con la mia famiglia, col Team, con gli sponsor e con chi mi segue. Ora puntiamo a stare il più possibile nelle primissime posizioni, preparandoci bene durante la sosta estiva>. Il numero 93 non è riuscito a ripetersi in gara 2, ridotta da 14 a 8 giri dagli organizzatori per via dell’abbondante pioggia, dove a poche curve dall’arrivo è finito giù nel generoso tentativo di scalare qualche posizione. Alla sosta estiva, con sei gare ancora da affrontare a cominciare dal GP di Magny-Cours in Francia del 9 e 10 settembre, Marco Gaggi è nono assoluto a quota 62 punti.

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